Una Art.Bo. deconcentrata e con un approccio alla partita decisamente sbagliato è sonoramente sconfitta dai ragazzi del Riale Boys che sfoderano una prestazione di carattere. Il risultato è netto e di fatto mai in discussione per tutti i 40 minuti. Servirà un approccio decisamente diverso per gara 3... lo stesso approccio che ha permesso ai ragazzi di coach Bonazzi di arrivare fono a questo punto dimostrando che voglia, esperienza, carattere e coesione possono permettere di raggiungere i risultati più ambiziosi.
Martedì 1 giugno la partita decisiva, sarà bello esserci!!
.
PS: Auguri coach, avremmo voluto farti regalo migliore... :-)
Grazie anch'io speravo in un altro regalo, sapevo che l'altra sera loro avevano disputato una pessima partita, ma non pensavo che noi potessimo fare una simile prestazione....
RispondiEliminaOra carichi per martedì, dentro o fuori.
Sono incazzato come una bestia!!
RispondiEliminaCi sta tutto, ma ci siamo fatti mettere i piedi in testa come una squadretta di dilettanti allo sbaraglio e non parlo del fatto di aver perso, ma dell’atteggiamento. Frega niente dei discorsi su divario di tasso tecnico, atleticità, età e cazzi vari, se il risultato delle partite si decidesse dai valori in campo PRIMA del fischio d’inizio nessuno praticherebbe uno sport di alcun tipo.
Martedì la cosa meno importante sarà il risultato finale, ma pretendo da me stesso e da tutti quelli che ci saranno la voglia di sputare sangue su ogni pallone e in ogni secondo della partita; solo così saremo sicuri di avere vinto davvero… qualunque sarà il risultato finale.
La vita è un gioco di centimetri, e così è il basket. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il basket, il margine di errore è ridottissimo. Mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che vi sta accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il basket ragazzi, è tutto qui.
RispondiElimina(semi cit.)
Non dovendo giocare, mi offro per guardare Luca negli occhi e.. svenire :):)
RispondiEliminaScherzi a parte, in bocca al lupo per martedì
Questo discorso chi lo farà ad Allori???
RispondiEliminaIoioioio!!
RispondiElimina